Rougemont

Rougemont, il cui nome si fa risalire alla presenza di strati geologici di flysch rosso, è situata nel cuore delle Alpi  vodesi vicino al confine con il Saanenland bernese.  L’arrivo dei primi insediamenti è connesso con la costruzione di un convento cluniacense nella seconda metà  del secolo XII. Sorto nella piana tra il fiume Sarina e il pendio di una boscosa collina, l’agglomerato costituiva di fatto il prolungamento sul lato orientale del sito religioso. Il castello, eretto nel 1572 e ricostruito negli anni 1750, si compone di un imponente edificio quadrato e di un cortile interno. Con forte impatto visivo a distanza, la chiesa si distingue per l’elegante campanile esagonale.

La struttura del nucleo storico è lineare: le tradizionali fattorie del secolo XVII si ergono su basamenti in muratura e con le loro facciate decorate a intaglio creano una singolare schiera di frontoni lungo la strada.

Dietro di esse si trovano ancora alcuni vecchi granai. Un tempo se ne contavano 40, a testimoniare che una volta l’allevamento del bestiame e la produzione del formaggio rappresentavano una fonte di sostentamento importante e redditizia, che permise tra l’altro anche di abbellire gli edifici che tuttora ammiriamo. Lo sviluppo turistico di Rougemont iniziò a partire dal secolo XIX e conobbe un nuovo boom con l’inaugurazione della Ferrovia  Montreux-Oberland Bernese nel 1904.

 

ISOS
L’ISOS è l’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale. L’inventario viene elaborato dall’Ufficio federale della cultura (UFC). L’ISOS nomina gli insediamenti di maggior valore in Svizzera. Al momento ne enumera circa 1200: dal piccolo villaggio alla grande città. L’inventario permette di comprendere lo sviluppo e di cogliere l’identità degli insediamenti rilevati, e contribuisce in questo modo a preservare la molteplicità architettonica svizzera promuovendo una pianificazione sostenibile e una cultura della costruzione di qualità.