La piccola valle Melchtal nel cantone Obwalden, detta anche Tobel, è da sempre una zona escursionistica molto apprezzata tutto l’anno. Nei freddi inverni, l’acqua si ghiaccia sulle pareti rocciose formando enormi stalattiti.
In profondità, sotto il Melchaaboden, l’acqua del piccolo Melchaa si fa strada attraverso strette e antiche marmitte glaciali e lungo passaggi con rapide d’acqua di colore blu intenso. Intorno al 1600, presso il «Cholplatz» il carbone di legna veniva bruciato e poi portato sulla schiena fino a Ennetstocken nelle immediate vicinanze. Un piccolo rifugio con una piazzola per grigliate invita a concedersi una pausa. Il «Bettlernest» si raggiunge attraverso passaggi stretti con alte pareti scoscese. Secondo antichi racconti, gli stagnini, i cestai e gli arrotini erano soliti stare qui. Si procede poi passando davanti al «Dom» (duomo) e alla cosiddetta «böses Stieg» (brutta salita), dove il torrente si fa strada a fatica negli spazi ristretti. In passato era un punto molto critico per il trasporto del legno. Il percorso conduce alla centrale elettrica di Obwalden. Da qui due cunicoli conducono l’acqua dalla grande valle Melchtal verso il Lago di Lungern. L’escursione termina dopo circa un’ora e mezza presso il rifugio Rindenhüttli. Per tornare indietro, si prosegue lungo lo stesso percorso.
Come arrivare: con i trasporti pubblici o in auto fino alla stazione ferroviaria di Giswil. Da lì, un sentiero porta al Melchaaboden, l’ingresso alla gola.
